Migrazioni tra fotografie e parole

Quando affrontiamo il tema delle migrazioni non esiste una sola verità ma tante quante se ne possono trovare, come aperture verso mondi nuovi e sconosciuti.
 
Il dramma dei migranti che muoiono nel viaggio dalla loro terra natia verso i luoghi che desiderano raggiungere è una delle tragedie più grandi dei nostri tempi.

Si tratta di un fenomeno che ha raggiunto dimensioni enormi: negli ultimi dieci anni sono morte 26.000 persone solo nel Mar Mediterraneo, senza alcuna colpa o responsabilità.
 
La platea sarà avvolta dalle fotografie realizzate nel 2013 al cimitero di barche di Lampedusa, da Sandra Assandri e Franca Balsamo. La coreografia è curata da Marilena De Biase.
 
L’attività proposta mette al centro l’incontro/confronto tra una persona migrante e una persona europea che rappresenta il mondo occidentale.
 
Tra loro c’è uno specchio: vi si rifletteranno? Riusciranno a parlarsi attraverso esso?

Quali sono le diverse prospettive rispetto al conflitto, l’economia predatrice di risorse, la devastazione ambientale?
 
Sul palco, Barbara Gai, Alessandra Fiore e Alessandro Valente.
 

Domenica 21 maggio, alle 15.30, nel parco del Castello degli Orsini, a Rivalta di Torino.